SEGANTINI
GIOVANNI (Segatini Giovanni)
38062
ARCO (TN) - SCHAFBERG (Svizzera)
Pittore
divisionista - (Arco di Trento 15 gennaio 1858 - Schafberg 28 settembre 1899).
Perse
la madre all'età di cinque anni; visse la sua giovinezza in solitudine e in
miseria.
Studiò
all'Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, allievo di Guido Carmignani.
Conobbe Vettore Grubicy de Dragon, con il quale stipulò un contratto che gli
diede sicurezza economica. Nel 1881, insieme col pittore Emilio Longoni, si
ritirò in Brianza. Si trasferì poi a Savognino nei Grigioni e, quindi, sul Maloja,
dove visse in un rustico isolato a quasi duemila metri; per completare uno studio
sulle nevi e sui ghiacciai, si trasferì in una baita a tremila metri, sullo
Schafberg ove venne colto da un attacco di peritonite e morì per mancanza di
cure. Dal verismo dei suoi primi quadri, dal 1887 passò al divisionismo, del
quale fu uno dei maggiori esponenti. Prese parte alle maggiori rassegne d'arte
nazionali e internazionali, tra cui Biennali di Venezia, Quadriennali di Roma,
ed allestì mostre personali in Italia e all'estero. Il Comune di Arco (a Palazzo
Marchetti) organizzò una mostra commemorativa nel centenario della sua nascita,
pubblicando un catalogo curato da Giulio De Carli, con note biografiche del
figlio del Maestro Gottardo Segantini.
Sue
opere sono conservate nei maggiori Musei del mondo, tra cui quelli di: Tokyo,
Monaco, Basilea, Zurigo, Vienna, Lipsia, Amburgo, Bruxelles, Sydney (Australia),
San Francisco (California), nel Museo Segantini di St. Moritz; nelle Gallerie
d'Arte Moderna di Milano, Roma, Piacenza, Berlino, Zurigo, Liverpool e presso
l'Accademia di Brera e Palazzo Marino di Milano e in numerose altre collezioni
pubbliche e private italiane e straniere.
Di
Giovanni Segantini scrissero autorevoli giornalisti, critici e storici d'arte
in tutto il mondo.